Giovedì 12 dicembre ricorrerà il cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana. L'attentato neofascista contro la Banca nazionale dell'Agricoltura, che uccise 17 persone e ne ferì 88. 
Fu la madre di tutte le stragi che aprì in Italia la cosiddetta strategia del terrore. 
A 50 anni da quella bomba nessuno ha pagato: mezzo secolo di complotti e depistaggi ha impedito l'accertamento della verità giudiziaria. Nel 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito che la strage fu opera di "un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine nuovo" capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura, purtroppo non più perseguibili perché già assolti.
In occasione del cinquantenario Milano ospiterà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che parteciperà ad un Consiglio comunale straordinario alle 14:30 di giovedì, a cui sarà possibile assistere dai maxischermi montati in Galleria Vittorio Emanuele II.
Il giorno prima, mercoledì 11, per riflettere su una vicenda che presenta ancora troppi lati oscuri, ti invitiamo a partecipare al convegno "Una ferita lunga 50 anni", che abbiamo organizzato insieme al Dipartimento Memoria. Un'occasione per ripercorrere le tappe della strage che ha inaugurato i cosiddetti anni di piombo del nostro Paese, ricordare la storia di Giuseppe Pinelli e giungere ai giorni d'oggi, per ragionare sui rischi e la minaccia dei nuovi estremismi.
 
Naturalmente anche quest'anno parteciperemo al corteo organizzato dal Comitato Permanente Antifascista contro il terrorismo e per la difesa dell'ordine repubblicano, d'intesa con i Familiari delle Vittime, per unirci al grido delle famiglie che dopo 50 attendono ancora giustizia.