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Dopo giorni di stallo a causa dell'intestardirsi del centrodestra - che ancora una volta si è dimostrato frammentato e incapace di fare proposte concrete - Sergio Mattarella è stato riconfermato alla Presidenza della Repubblica grazie all'attento lavoro del Partito Democratico e del nostro segretario Enrico Letta.
Mattarella ha risposto alla chiamata degli italiani con grande senso di responsabilità e si è reso disponibile a rappresentare per altri sette anni l'unità del Paese. Giovedì, durante il suo discorso di insediamento, ha evidenziato come l'Italia sia al centro dell'impegno di ripresa dell'Europa. Un'impresa possibile attraverso la progettualità, l'innovazione, gli investimenti nel capitale sociale, il riconoscimento dell'importanza dei vaccini come strumento di liberazione dalla pandemia, per tornare ad una nuova normalità. Uno sforzo comune che chiama in causa tutte e tutti noi. Un cammino verso la riduzione delle diseguaglianze sociali, l'offerta di un futuro migliore soprattutto per i giovani, l'azzeramento delle morti sul lavoro. Verso una nuova dignità.
Per un'Italia più giusta, più moderna e intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano.
A noi, non resta che ringraziarlo e augurargli buon lavoro!
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Congresso Pd, Mirabelli a iNews24: “Richiesta incomprensibile, non può bastare una dichiarazione di D’Alema”
Il senatore Franco Mirabelli esprime le sue perplessità sulle dichiarazioni di Massimo D’Alema in riferimento al periodo renziano del Partito democratico: “Parole che non aiutano un processo di riavvicinamento che era già in atto con Articolo 1”. Sulle polemiche per il possibile allargamento a sinistra, l’esponente Dem. non ha dubbi: “Rappresentare la parte maggioritaria del Paese vuol dire riuscire a parlare a sinistra così come al mondo riformista e liberale” - Di Giacomo Capriotti
Senatore, normalmente una dichiarazione che esprime la volontà di un ritorno a casa da parte dei fuoriusciti rappresenta un fatto positivo, eppure le parole di D’Alema hanno acceso un duro confronto nel Pd, per quale motivo?
“Perché credo che D’Alema abbia fatto una dichiarazione che di certo non aiuta un processo di riavvicinamento che tra l’altro era già in atto, come d’altronde dimostra l’attenzione da parte di Articolo1 al processo della Agorà. Si tratta di una dichiarazione che sostanzialmente dice che “adesso si può rientrare perché aveva ragione chi era uscito”, e francamente non mi sembrano parole che vadano esattamente nella direzione di un percorso condiviso. Detto ciò, è una dichiarazione di D’Alema, quindi non gli darei un’importanza così cruciale e non credo nemmeno che possa rallentare un processo che è già in atto, nel rispetto reciproco e nel confronto sui programmi, i progetti e le proposte”
Trattandosi di D’Alema, secondo lei si è trattato solo di uno scivolone oppure voleva essere un messaggio al Segretario e alla classe dirigente Dem.?
“Va bene tutto, ma non mi chieda di interpretare D’Alema. Personalmente penso che sia sbagliato approcciare così al tema della ricostruzione del campo largo e dell’allargamento del Pd. Noi siamo la casa dei riformisti, lo siamo da quando siamo nati e ci fa piacere se altre culture e altre idee vengono ad ingrossare le nostre fila, però francamente credo anche che sia giusto farlo dimostrando rispetto per le cose che abbiamo fatto in questi anni”
Il giudizio sul renzismo
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Emilia Grazia De Biasi: passione, dialogo, etica della responsabilità
Intervento svolto al convegno organizzato dal Gruppo PD al Senato e della Fondazione Nilde Iotti in Senato in ricordo di Emilia De Biasi.
Ringrazio il Partito Democratico e la Fondazione Nilde Iotti.
Credo che lo dovessimo ad Emilia De Biasi un appuntamento come questo. Credo, infatti, che sia giusto ricordare Emilia De Biasi in Senato, dove ha lavorato gli ultimi cinque anni, in una sede prestigiosa - forse una delle più prestigiose - perché credo che lo meriti.
Con Emilia De Biasi ho fatto una lunghissima strada politica, a partire dal Consiglio Comunale di Milano fino al Senato. Ricordare Emilia De Biasi non è semplicissimo.
Emilia De Biasi era molte cose,..
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Riceviamo da Vinicio Peluffo, Segretario regionale PD lombardo, questo aggiornamento e l'invito a partecipare ad un sondaggio
tutto il PD lombardo è grato al nostro Gruppo a Palazzo Pirelli, che per tre settimane ha condotto una battaglia serrata in cui ha difeso e promosso, dentro il Consiglio regionale, un’idea diversa della Sanità per la nostra Regione, per una Sanità che sappia superare le interminabili liste di attesa, sia in grado di dare risposte ai cittadini in ogni territorio e attui un indispensabile riequilibrio tra Sanità pubblica e privata: è estremamente significativo che tutte le forze di centrosinistra e il Movimento 5 Stelle abbiano lavorato unite da questo obiettivo comune.
Il voto contrario di centrodestra e Lega era scontato, ma quel che è certo è che il nostro impegno non finisce qui perché adesso, con ancora più forza, il nostro partito dovrà essere tra i cittadini per spiegare che cambiare si può, che non ci rassegniamo davanti a un centrodestra ormai avviluppato in logiche di potere stantie e distanti dai problemi e dalle richieste dei lombardi.
La gestione della Sanità regionale, non solo durante la pandemia ma anche nei suoi aspetti ordinari, mostra quindi una volta di più come sia necessario costruire un’alternativa in Lombardia. Ventisei anni di centrodestra e Lega sono più che abbastanza. Ma la verità è che NON C’È ALTERNATIVA SENZA UN PROGETTO
Leggi tutto: Un sondaggio per un progetto di alternativa in Lombardia
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Non credete nel cambiamento che posso portare io, ma in quello che sta dentro di voi. Se qualcosa ha bisogno di essere aggiustato, mettetevi le scarpe, uscite e fatelo”.
Lo ha detto Barack Obama durante il suo ultimo discorso da Presidente degli Stati Uniti, parlando ai cittadini della sua Chicago e oggi, nel presentarti la nostra campagna di tesseramento “Noi più di prima”, mi è tornata in mente e ho pensato a tutta la potenza che racchiude.
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"Grazie Milano! I risultati delle amministrative ci consegnano un risultato bellissimo per il PD e per Beppe Sala, una vittoria storica al primo turno. Le cittadine e i cittadini hanno premiato il buon governo di questi 10 anni, con il PD protagonista del cambiamento, prima al fianco di Giuliano Pisapia e poi di Beppe Sala, perno della coalizione del centrosinistra e primo partito in città.
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Ecco la nostra candidata Presidente: troverete il suo nome già stampato sulla scheda verde
Giulia Pelucchi si presenta