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Cara Democratica, caro Democratico,
anche questa che ci lasciamo alle spalle non è stata una settimana facile: ogni giorno le persone che ci lasciano, che non vincono la battaglia contro il coronavirus, sono purtroppo tantissime, soprattutto in Lombardia.
Dietro ogni freddo bollettino quotidiano sulle vittime, che viene diramato in conferenza stampa dal Presidente Fontana o dall’assessore Gallera e dalla Protezione civile, ci sono nostri amici, parenti, persone che conoscevamo, alle quali non abbiamo potuto dire addio.
Tra di loro ci sono anche Emma, Giovanni e Lorenzo, nostri iscritti. Un primo pensiero vogliamo dedicarlo alle loro famiglie e stringerci al loro dolore, con l’impegno e la promessa di portare avanti, sempre e con orgoglio, le loro battaglie.
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Quando ne saremo fuori avremo le tasche piene di errori, dimenticanze, sottovalutazioni, e sarà allora che ci toccherà ripensare, riprogettare e agire.
Per quel giorno dovremo fare un ripensamento di come far funzionare un sistema troppo regionalista.
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Caro Mario,
ti abbiamo scritto non appena abbiamo saputo, ma tu non hai whatsapp e
perciò il nostro cordoglio e la nostra vicinanza sono rimasti chiusi
in un messaggio che non hai letto.
Capita in questo strano tempo sospeso.
Scusaci.
Ma tu MARIO sai che tutti noi siamo addolorati e tanto tristi per la
scomparsa di Mariuccia. Io la ricordo da sempre con te, con quel fare
finto burbero che celava una donna ironica e curiosa della vita.
Essere la moglie di un dirigente politico, crescere due figli non
dev’essere stato tanto facile, avete attraversato insieme difficoltà e
felicità.
Noi la vogliamo ricordare vicino a te e ai tuoi figli
Alla famiglia tutta porgiamo con affetto le nostre condoglianze.
E sappi che noi per te ci saremo sempre.
Un abbraccio.
Emilia a nome del tuo Circolo.
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Cara Democratica, caro Democratico, In primis il fondo di 22 milioni di euro messo a disposizione dei cittadini per sostituire le caldaie, coibentare gli edifici, fare tetti e pareti verdi. Si conta già - per 130 condomini - sul riscaldamento, un risparmio economico pari al 50% e una diminuzione delle emissioni inquinanti (per scoprire come richiedere il contributo clicca qui). E quello di 8 milioni per sostituire i veicoli di vecchia categoria. Sullo stesso fronte , cosa ha fatto Regione Lombardia? Nulla. Tema mobilità sostenibile, in cantiere c'è la realizzazione del prolungamento della M1 a Cinisello Balsamo, Settimo Milanese e Cesano Boscone, della M5 a Monza, la nuova linea M4 (entro il 2021), con cui si stima un risparmio di 10mila tonnellate di anidride carbonica in un anno. E poi il biglietto unico integrato per spostarsi nella Città Metropolitana a tariffe più vantaggiose e usando lo stesso biglietto per bus, tram e metro.
Il Governo con il Green New Deal ha stanziato oltre 10 miliardi di euro (50 miliardi fino al 2035) per costruire un piano di riconversione verde che prevede il sostegno all'innovazione intelligente, allo sviluppo sostenibile, alla mobilità alternativa, alle fonti di energia rinnovabili, all’economia circolare.
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Cara Democratica, caro Democratico,
quest'anno abbiamo deciso di commemorare il Giorno della Memoria, lunedì 27 gennaio, ricordando le storie delle donne e degli uomini che hanno pagato con la vita il prezzo più caro della ferocia nazi-fascista.
Sono le vittime dell'orrore dei campi di sterminio, dei campi di lavoro e prigionia, del confino, e sono gli invisibili che vennero uccisi nei letti di ospedale perché considerati "rifiuti della società".
I siti usati per lo sterminio furono in totale 42.500; all'interno di questi, i prigionieri venivano "codificati" e "classificati" in base a gruppi creati sulla base dei motivi dell'arresto.
I simboli usati erano in stoffa, affibbiati sulla casacca all'altezza del petto sulla sinistra, e sui pantaloni all'altezza della coscia destra.
I criteri per l'identificazione degli internati variavano però a seconda dei luoghi di detenzione e del trascorrere del tempo. In ogni caso, l'assegnazione di un prigioniero a una categoria dipendeva dalla decisione della Gestapo, e alla fine le suddivisioni finirono per essere confuse.
Gli ebrei venivano identificati con due triangoli gialli sovrapposti (a rappresentare la Stella di David), i rom con un triangolo marrone, le persone disabili, i malati di mente, le prostitute, le donne omosessuali con un triangolo nero, i testimoni di Geova con un triangolo viola, i maschi omosessuali con un triangolo rosa, gli oppositori politici con quello rosso. Mentre un triangolo di colore verde identificava i delinquenti comuni, che generalmente svolsero il ruolo di kapo.
Oggi si riaffacciano pericolosi rigurgiti antisemiti, riaffiora l'odio per il diverso. Come a Mondovì, dove è comparso un avviso sulla porta di casa di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana deportata a Ravensbruck: "Juden hier" ovvero "Qui c'è un ebreo".
Una frase che ci riporta indietro nel tempo, ad un passato orribile, alle parole che hanno forgiato la propaganda nazi-fascista, strumento dell'Olocausto. Casi come questi ci intimano a combattere questi vigliacchi, a combatterli nel nome della Memoria che loro vorrebbero cancellare.
Conoscere, ricordare e coltivare la Memoria di quello che è stato è necessario per salvarci dall'oblio, dalla minaccia che il passato possa tornare.
Per questo nel Giorno della Memoria, ricorderemo le storie delle donne e degli uomini che hanno sofferto e sono rimaste vittime della ferocia criminale dei nazisti.
Perché nessuno possa mai dimenticare l'orrore dell'Olocausto, il punto più basso che l'umanità abbia mai raggiunto.
Per conoscere queste storie ti invitiamo a seguire la pagina Facebook del PD Milano Metropolitana, dove lunedì 27 gennaio le racconteremo.
Futura - Il blog della Segretaria
"Stiamo scendendo nell'abisso senza sapere dove arriveremo, fino a quando cammineremo nel buio".
Inizia così l'incipit dell'editoriale di Ezio Mauro questa mattina (sabato) su La Repubblica. Si riferisce a quanto accaduto a Mondovì. Una stella di David e la scritta "Juden hier", qui abita un ebreo, hanno sporcato la porta di casa di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck. I vigliacchi, hanno agito a pochi giorni dal Giorno della Memoria, per imbrattare e cancellare. Vorrebbero riscrivere la storia. Ma noi non glielo permetteremo, ci troveranno sempre dall'altra parte, a combatterli.. (continua a leggere sul blog della segretaria).
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